Dal boom degli schermi connessi alla banda larga, il Paese, grazie alla televisione, corre verso la modernità

INDICE

LA VITA DIGITALE È LA VITA REALE 3

            I RISULTATI IN PILLOLE                                 7
  1. PIÙ SCHERMI, PIÙ CONNESSIONI, PIÙ OPPORTUNITÀ PER TUTTI              10

1.1. Crescono i consumi della digital life                          10

1.2. Più schermi connessi = più opportunità                         13

1.3. Connessi e sconnessi: la scommessa dei prossimi anni                  17

1.4. Periferici e sconnessi                                 21

  1. TV: TRADIZIONALE O SMART È AL CENTRO DELLA VITA DEGLI ITALIANI             23

2.1. Nuovo digitale terrestre: un’occasione che non è andata perduta             25

2.2. Sia computer sia televisione, prosegue il successo della Connected TV          27

  1. FRUIZIONI E CONSUMI DEL PUBBLICO DELLA NUOVA TELEVISIONE               30

3.1. Cosa guardano gli italiani sul web                           30

3.2. Dove e come gli italiani guardano la TV fuori casa                    32

  1. LA SOCIETÀ ATTRAVERSO LA RILEVAZIONE DI BASE AUDITEL: FAMIGLIE ITALIANE CON FRAGILITÀ CRESCENTI 34

4.1. Sempre meno famiglie                                34

4.2. Famiglie sempre più vecchie                              34

4.3. Famiglie sempre più povere                              36

APPENDICE METODOLOGICA                                 39

LA VITA DIGITALE È LA VITA REALE
Il Quinto Rapporto Auditel-Censis segna un ulteriore passo in avanti nel percorso comune di analisi e interpretazione del patrimonio conoscitivo della Rilevazione di Base Auditel per capire cosa sta accadendo nelle case degli italiani con particolare riguardo alle dotazioni tecnologiche e ai consumi mediatici.

A emergenza sanitaria terminata, possiamo affermare con convinzione che la digital life non è qualcosa di diverso e di distante dalla vita reale. La digital lifeè la vita reale ed è parte integrante della quotidianità della maggior parte degli italiani che riconoscono che l’online ha migliorato la qualità della loro esistenza semplificando e rendendo più veloci molte delle loro attività.

Studio, lavoro, sport, entrateinment, relazioni, acquisti, rapporti con la banche e con la pubblica amministrazione: non c’è settore della vita sociale che non sia entrato a pieno titolonel digitale.

Ancora una volta i consumi sono lo specchio della società e ne riflettono trasformazioni e orientamenti. Computer, Smart TV, smartphone e accessori sono le uniche voci di spesa che crescono dal 2008 ad oggi, e che sono cresciute anche durante e dopo la pandemia.

Più soldi spesi per la comunicazione significanoanche più schermi nelle case degli italiani: Auditel ne censisce120 milioni, con una media di 5 schermi per famiglia: se si considera che il numero medio di componenti di un nucleo famigliare è di 2,5 persone, significa che oggi in molte case ci sono più schermi che individui e che ciascuno può scegliere, a seconda delle proprie esigenze, con cosa connettersi per svolgere le attività quotidiane e anche con cosa seguire i contenuti della programmazione televisiva.

Questi anni non sono stati solo quelli della crescita del numero dei dispositivi,sono anche quelli in cui hanno fatto ingresso nelle case nuove tipologie di device e, soprattutto,quelli in cui sono aumentati i device connessi, che rendono possibile il pieno accesso alla nuova vita.

Nel 2022 la Rilevazione di Base Auditelregistra 93 milioni e 200.000 dispositivi connessi ad internet all’interno delle abitazioni. Nel 2017 erano poco meno di 74 milioni. In cinque anni ci sono circa 20 milioni di device connessi in più.

Il caso più evidente è, ancora una volta, quello delle televisioni, che nel numero complessivo sono rimaste pressoché invariate nel tempo, ma sono profondamente cambiate nella loro composizione.

Nel 2017 gli apparecchi televisivi presenti nelle case degli italiani erano 42 milioni e 700.000 e le Connected TV (Smart TV o TV connesse con dispositivi esterni) erano 5 milioni e 400.000.

Oggi nelle case degli italiani ci sono 42 milioni e 900.000 apparecchi TV, di cui quasi 15 milioni sono Smart TV collegate al web; se a queste si aggiungono le TV tradizionali connesse con dispositivi esterni si raggiunge un totale di 16 milioni e 700.000 Connected TV.

La crescita dei device connessi è stata possibile perché il nostro Paese ha imboccato con decisione la strada della modernità, potenziando la presenza della banda larga e la possibilità di dotarsi di connessioni di qualità. I nuclei famigliari che dispongono di connessione al web sono il 90,4% del totale, mentre il 59,8% possiede un collegamento ad internet attraverso una connessione sia mobile che fissa, in grado di supportare qualsiasi attività.

Restano 2 milioni e 300.000 nuclei famigliari, dove vivono circa 3 milioni di individui, per la quasi totalità over 65enni, che non sono collegati.

La situazione attuale vede la stragrande maggioranza delle famiglie italiane, l’87,2% del totale, che ha in casa almeno un device connesso oltre alla TV, tradizionale o Smart, con quasi 5 milioni di famiglie che si sono definitivamente accomodate nel digitale e dispongono di un kit completo che comprende almeno una Smart TV, uno smartphone, un computer e un tablet.

Restano esclusi dalla modernità 3.000 nuclei che non hanno nessun device e, soprattutto, quasi 2 milioni di famiglie che possiedono solo la TV tradizionale e non hanno neppure lo smartphone. Sono le stesse famiglie, composte per lo più da anziani soli, che non sono collegate al web.

Il PNRR ha destinato 6,7 miliardi di euro per connettere tutta l’Italia entro il 2026 con reti ad altissima velocità, fisse e mobili e sostenere, attraverso l’introduzione di misure di sostegno economico, la domanda di connettività delle fasce deboli di popolazione. Pertanto i prossimi cinque anni sono decisivi per combattere il rischio di lasciare milioni di italiani nella marginalità e nell’esclusione dalla modernità.

Con il digitale di massa si sono affermate nuove modalità di fruizione dei contenuti televisivi in una dimensione web e interattiva di Total Audienceevery where, every time, every device. Si moltiplicano e si individualizzano i luoghi, i momenti della giornata e i dispositivi da cui seguire la programmazione,ma la TV, presente nel 97,3% delle abitazioni, rimane al centro della fruizione mediatica degli italiani.

La Rilevazione di Base Auditel registra quanti sono gli italiani che accedono a piattaforme e siti web, live e on demand, gratuiti e apagamento, per seguire contenuti e programmi video.Sono 24 milioni e mezzo, appartengono a tutte le età, e oltre 6 milioni e mezzo di loro utilizzano supporti diversi dalla Connected TV, rendendo evidente come il grande schermo rimanga al centro anche della fruizione della TV via web.

I generi più seguiti sul web sono i film, le serie televisive, i programmi di intrattenimento, l’attualità.

Il testo che si presenta nelle pagine che seguono si articola in 4 capitoli che descrivono come gli italiani in cinque anni siano diventati protagonisti della nuova vita digitale, dotandosi di più schermi connessi e di connessioni migliori e più veloci e praticando forme personalizzate di fruizione e di ascolto in cui il web gioca un ruolo fondamentale, ma il grande schermo rimane essenziale.

  1. Più schermi, più connessioni, più opportunità per tutti. Per avere pieno accesso alla vita digitale è necessario avere schermi e connessioni di qualità. Gli italiani lo sanno e investono sempre più risorse in device e accessori. Quanti sono gli schermi connessi e quanto sono cresciuti in cinque anni; quante sono le famiglie collegate e di che tipo di connessione dispongono; quante sono le famiglie superdigitali e quante quelle che sono escluse–totalmente o in parte– dalla nuova vita.
  2. TV: tradizionale o Smart è al centro della vita degli italiani. Cambiano le modalità di visione e di ascolto, fuori e dentro casa, live e on demand, si moltiplicano i device da cui è possibile seguire i contenuti televisivi, eppure la televisione nella sua versione tradizionale o Smart, rimane al centro della fruizione mediatica degli italiani. Quante sono le televisioni nelle case degli italiani, quante sono le TV connesse, quante Smart TV sono state acquistate negli ultimi anni e quanto sono stati utilizzatii bonus stanziati dal Governo.
  3. Fruizioni e consumi del pubblico della nuova televisione. Con l’affermarsi delle nuove forme di fruizione, crescono gli spettatori di programmi e contenuti sul web. Quanti e chi sono gli italiani che si collegano ad internet per seguire programmi e contenuti video e quali device utilizzano, quali sono i generi che preferiscono. Quanti guardano la televisione fuori casa e quali device utilizzano.
  4. La società attraverso la Rilevazione di Base Auditel. Famiglie italiane con fragilità crescenti.Gli eventi critici che si stanno succedendo hanno innescato fragilità economiche e psicologiche nelle famiglie italiane, che oggi sono più piccole, più vecchie, più povere, più disuguali rispetto a cinque anni fa.

I RISULTATI IN PILLOLE
I consumi della digital life: crescono le spese per device e connessioni

Nel 2021 la spesa complessiva delle famiglie italianeè stata di 1.000 miliardi e 33 milioni di euro e si è ridotta del 5,4% rispetto al 2017. Nello stesso periodo, quella per telefonia, trainata dagli acquisti degli smartphone, è aumentata del 92% e nell’ultimo anno ha un valore complessivo di 7 miliardi e 865 milioni di euro e di 133 euro pro capite. Crescono anche le spese per computer, tablet e Smart TV, cui gli italiani nel 2021 hanno destinato 10 miliardi e 632 milioni di euro, per un valore medio pro capite di 180 euro e una crescita del 49,4% negli ultimi quattro anni.

Di più e meglio: aumentano gli schermi connessi e soprattutto le Connected TV

Gli schermi presenti nelle case degli italiani sono quasi 120 milioni, per una media di 5 schermi a famiglia. Tra questi, i device connessi sono93 milioni e 200.000 e sono aumentati di quasi 20 milioni negli ultimi cinque anni.

Al primo posto ci sono 48 milioni di smartphone, aumentati di oltre 6 milioni dal 2017 ad oggi.

Le televisioni sono circa 43 milioni, presenti nel 97,3% delle abitazioni. 16 milioni e 700 mila apparecchi sono Connected TV, vale a dire Smart TV o dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017, che in valore assoluto significa oltre 11 milioni di apparecchi televisivi connessi in più negli ultimi cinque anni.

Di più e meglio: cresce la qualità delle connessioni

Nove famiglie italiane su dieci sono collegate al web, per un totale di 21 milioni e mezzo di famiglie collegate; nel 2017 erano 20 milioni.

Il 61,7% delle famiglie vive in una zona coperta dalla banda larga e circa il 60% delle famiglie possiede sia connessione fissa che connessione mobile ed è in grado di navigare ovunque in modo efficace ed efficiente.

Investimenti del PNRR decisivi per recuperare gli esclusi

9 milioni di nuclei famigliari, il 38,3% del totale, vivono in zone non coperte dalla banda larga, con quote che vanno da un minimo del 30,4% tra chi risiede al Centro ad un massimo del 46,6% per chi abita nelle regioni del Sud e delle Isole.

2 milioni e 300.000 famiglie, il 9,6% del totale, in cui vivono circa 3 milioni di italiani, non sono connesse ad internet.Si tratta di nuclei che sono per lo più composti da anziani, poco scolarizzati e che vivono da soli.

5 milioni e 200 mila nuclei, che rappresentano il 22,0% del totale, con oltre 11 milioni di componenti si collegano unicamente da smartphone. Si tratta in misura maggioritaria di coppie, senza e con figli, che nel 9,5% del totale sono minori.

I prossimi cinque anni sono decisivi per recuperare le sacche di esclusione e di marginalità dalla vita digitale. Il PNRRha destinato 6,7 miliardi di euro per connettere tutta l’Italia entro il 2026 con reti ad altissima velocità, fisse e mobili e sostenere, attraverso l’introduzione di misure di sostegno economico, la domanda di connettività delle fasce deboli di popolazione.

Famiglie no digital e famiglie super digitali

L’87,2% delle famiglie italiane possiede almeno un device connesso oltre alla TV(tradizionale o Smart); tra queste ci sono4 milioni e 700.000 famiglie che si sono definitivamente accomodate nella digital life in quanto hanno in casa un kit completo fatto da almeno una Smart TV, uno smartphone, un tablet e un computer. Sono cresciute del 54,4% negli ultimi cinque anni.

Sul fronte opposto, 3.000 famiglie non hanno accesso ad alcun contenuto video, digitale e non, perché non possiedono né la televisione né altri device. 1 milione e 914 mila famiglie, l’8,1% del totale, hanno in casa solo la tv tradizionale e nessun device (neppure lo smartphone) che consenta loro di collegarsi ad internet.500.000 famiglie esauriscono la loro componente di modernità nella Smart TV e non hanno smartphone né altri device.

DVBT e TV via web segnano il successo delle Smart TV

Il ricambio dei televisori tradizionali con le Smart TV era un fenomeno già iniziato, che è stato accelerato dal passaggio al Digitale terrestre di seconda generazione.

Nel 2022 ci sono 18 milioni e 400 mila Smart TV nelle case degli italiani, che rappresentano il 42,9% delle TV presenti; di queste, oltre 10 milioni sono state acquistate negli ultimi tre anni e per circa 1 milione e 700.000 è stato utilizzato uno dei bonus previsti.

Cinque anni fa una famiglia su quattro possedeva la Smart TV, oggi è nelle case del 55,6% delle famiglie italiane, più di una ogni due.

Non tutte le famiglie utilizzano l’apparecchio al meglio delle sue possibilità, e questo spiega perché le Smart TV effettivamente collegate al web sono solo 14 milioni e 800 mila, rappresentano il 34,6% del totale delle televisioni presenti e sono utilizzate dal 43,6% delle famiglie italiane.

Il grande schermo trionfa anche nell’epoca della TV everywhere, everytime, everydevice

24 milioni e mezzo di italiani di tutte le età guardano programmi e contenuti video attraverso piattaforme e siti web; nel 2017 erano meno di 16 milioni e negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 54,9%.

6 milioni e 600.000 italiani seguono la programmazione via web anche od esclusivamente da devicediversi dalla Connected TV. Per gli altri 18 milioni la TV connessa rimane l’unico schermo da cui guardare contenuti e programmi video sul web.

  1. Più schermi,più connessioni,più opportunità per tutti
    1.1. Crescono i consumi della digital life
    Computer, Smart TV, smartphone e accessori collegati sono le uniche voci di spesa degli italiani che crescono dal 2008 ad oggi e che sono cresciute anche nell’annus horribilis della pandemia. Vedremo presto se questi beni saranno capaci di resistere anche alla prova della guerra e della crisi energetica, ma sicuramente ancora una volta i consumi sono lo specchio della società e ne riflettono trasformazioni e orientamenti.

Per avere un’idea di quello che è accaduto negli ultimi quindici anni, basti pensare che, se si considerano pari a 100 le spese complessive e quelle in comunicazione sostenute dalle famiglie italiane nel 2008; nel 2021 quelle totali sono scese a 93,2, mentre quelle per attrezzature audiovisive, fotografiche e di elaborazione delle informazioni sono salite a 230,7 e quelle per telefoni e apparecchiature telefoniche sono pari a 598,8 (fig.1).

Fig.1- Andamento della spesa delle famiglie, totale e per comunicazione(valori concatenati), 2008-2021 (numero indice 2008=100)

Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

Circoscrivendo l’universo dell’analisi agli ultimi quattro anni, si ha che, mentre la spesa complessiva delle famiglie si è ridotta del 5,4% –come effetto combinato della brusca frenata dell’anno pandemico e della successiva ripresa–, e nel 2021 è di 1.000 miliardi e 33 milioni di euro, quella per telefonia, trainata dagli acquisti degli smartphone, è aumentata del 92% e oggi ha un valore complessivo di 7 miliardi e 865 milioni di euro (tab.1). Come dire che ogni italiano in un anno destina in media133 euro a questi beni.

Complici, da un lato l’accelerazione della vita digitale degli italiani imposta dalla pandemia e dall’altro il passaggio al digitale terrestre di seconda generazione, crescono anche le spese destinate alle attrezzature audiovisive e di elaborazione delle informazioni, tra cui sono considerati computer, tablet e Smart TV, cui gli italiani destinano annualmente 10 miliardi e 632 milioni di euro, per un valore medio procapite di 180 euro, con una crescita del 49,4% dal 2017 ad oggi.

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Tab. 1 – I consumi delle famiglie italiane, per voci di spesa, 2021 (v.a. in milioni di euro correnti, val.% e var.% reale 2017-2021)

Voci di spesa 2021

var.% reale 2017-2021
v.a.
(milioni
di € correnti)

%
Alimentari e bevande non alcoliche 160.409 15,5 2,1
Bevande alcoliche, tabacco,narcotici 45.934 4,4 -2,2
Vestiario e calzature 55.658 5,4 -15,4
Abitazione, acqua, elettricità, gas ed altri combustibili 251.306 24,3 0,9
Mobili, elettrodomestici e manutenzionee della casa 68.369 6,6 2,3
Sanità 38.531 3,7 1,5
Trasporti 124.057 12,0 -12,2
Comunicazioni 23.140 2,2 15,6
di cui:

  • Telefoni ed apparecchiature telefoniche 7.865 0,8 92,0
    Ricreazione e cultura 65.148 6,3 -9,0
    di cui:
  • Attrezzature audiovisive, fotografiche e di elaborazione delle informazioni 10.632 1,0 49,4
    Istruzione 9.645 0,9 3,2
    Alberghi e ristoranti 80.842 7,8 -29,1
    Beni e servizi vari 110.086 10,7 -2,2
    Totale consumi delle famiglie 1.033.124 100,0 -5,4
    Fonte: elaborazione Censis su dati Istat

Gli italiani investono sempre di più in comunicazione perché hanno bisogno di dispositivi che consentano loro di assolvere al meglio alle proprie esigenze quotidiane di studio, lavoro, tempo libero, relazionalità che si svolgono sempre di più on line. Si tratta di un processo che riguarda tutti gli italiani e di cui il sistema dei media è stato precursore nella moltiplicazione e nella personalizzazione delle possibilità di visione e di ascolto.

Device e connessioni sono parte integrante della nuova digital life, in un processo di crescita inarrestabile e destinato a continuare, perché il digitale non è qualcosa di diverso ed estraneo alla vita degli italiani, il digitale èla loro vita.

1.2. Più schermi connessi= più opportunità
Più soldi spesi in attrezzature di telefonia e per la comunicazione significano anche più schermi nelle case degli italiani: erano 111 milioni nel 2017, oggi sono quasi 120 milioni, con una media di 5 device a famiglia (tab.2).

In questi cinque anni non sono solo aumentati gli schermi, è anche cambiata la loro tipologia e sono aumentati i device connessi, che rendono possibile il percorso verso la nuova vita digitale.

Complessivamente i device connessi sono 93 milioni e 200.000, nel 2017 erano meno di 74 milioni. Sono cresciuti di quasi 20 milioni in soli cinque anni.

Al primo posto ci sono i 48 milioni di smartphone, aumentati di oltre 6 milioni negli ultimi cinque anni.

Seguono le televisioni che sono circa 43 milioni, un numero che rimane stabile negli anni, ma che nasconde la grande rivoluzione verso il digitale che si sta compiendo: infatti nel 2022 16 milioni e 700 mila apparecchi sono Smart TV o dispositivi esterni connessi, in crescita del 210,9% rispetto al 2017, che in valore assoluto significa oltre 11 milioni di apparecchi connessi in più negli ultimi cinque anni.

Aumentano anche i pccollegati, fissi o, soprattutto, portatili, che sono 20 milioni e 700.000, in crescita del 7,6% negli ultimi cinque anni, e i tablet, che sono 7 milioni e 700.000 (+ 4,4% dal 2017 ad oggi).

Sul fronte dell’informazione e dell’intrattenimento, avere più device digitali – fissi e portatili– significa poter praticare forme più moderne e personalizzate di fruizione dei contenuti video, in un mix di programmilineari e in streaming, live e on demand, televisivi e non,migrando tra uno schermo e l’altro, in visioni e ascolti che avvengono da soli, in compagnia,in casa, al lavoro, spesso in contemporanea su più schermi e più programmi.

Tab.2- I devicenelle case delle famiglie italiane, 2022(*)(v.a. in milioni, var.% e differenza assoluta in migliaia2017e 2022)

Device 2022

(in milioni) 2017-2022
diff. assoluta
(in migliaia) var.%
Apparecchi televisivi 42,9 142 0,3
di cui:
Smart TV o dispositivi esterni connessi 16,7 11.330 210,9
Personal computer collegati a internet 20,7 1.455 7,6
Tablet 7,7 329 4,4
Smartphone 48,1 6.203 14,8
Totale device 119,4 8.128 7,3
Totale device connessi 93,2 19.316 26,1
Numero medio di device 5,0 – –
(*) Il dato è relativo alla media mobile delle wave 1,2 e 3: giugno 2022

Fonte: elaborazione Censis su dati Auditel

La Rilevazione di Base Auditel consente di effettuare una segmentazione delle famiglie italiane sulla base del numero e della tipologia dei device posseduti collocandole su una scala che va da un minimo ad un massimo di possibilità di partecipare alla vita digitale e di praticare le diverse forme di personalizzazione del palinsesto.

Sul gradino più basso ci sono le 3.000 famiglie che non hanno accesso ad alcun contenuto video, digitale e non, perché non possiedono né la televisione né altri device. Nel 2017 le famiglie tagliate fuori da qualsiasi circuito della comunicazione erano 84.000, si sono quindi ridotte del 96,8% (tab.3).

Salendo di un gradino sulla scala della modernità, ci sono 1 milione e 914 mila famiglie (nel 2017 erano quasi 4 milioni) che sono dentro al circuito della comunicazione e dell’intrattenimento, ma fuori dalla digital life perché hanno in casasolo la TV tradizionale e nessun device (neppure lo smartphone) che consenta loro di collegarsi ad internet. Queste famiglie “no digital” nel 92,6% dei casi hanno un capofamiglia che ha superato i 65 anni di età e non ha mai meno di 45 anni, nel 72,5% del totale sono composte di una persona sola, nell’83,8% si collocano su di una fascia di capacità di spesa bassa o medio-bassa.

Ci sono poi circa 500.000 famiglie che esauriscono la loro componente di modernità nella Smart TV: non hanno smartphone né altri device, e la Smart TV rappresenta l’unico schermoconnesso ad internet presente all’interno delle loro abitazioni.

La stragrande maggioranza delle famiglie italiane, 20 milioni e 741.000, l’87,2% del totale, possiede almeno un device connesso oltre alla TV (tradizionale o Smart):

  • per oltre 6 milioni, questo apparecchio è lo smartphone, e le famiglie che ne possiedono almeno uno oltre alla televisione sono aumentate del 33,4% negli ultimi cinque anni;
  • quasi 10 milioni di famiglie hanno a disposizione almeno una TV (tradizionale o Smart), uno smartphone e un altro device (tablet o computer). Nel 2017 erano oltre 11 milioni e mezzo e si sono ridotte del 15,3%, che in valori assoluti significa 1 milione 700.000 famiglie in meno;
  • 4 milioni e 700.000 famiglie si sono definitivamente accomodate nella digital life, sono cresciute del 54,4% negli ultimi cinque anni, e hanno in casa un kit completo fatto da almeno una Smart TV, uno smartphone, un tablet e un computer. Le famiglie “superdigitali” nel 58,9% dei casi sono costituite da coppie con figlie nel 57,3% hanno una capacità di spesa alta o medio-alta. Il capofamiglia nel 56,0% del totale ha un’età compresa tra i 45 e i 64 anni.

Aumentano, pur rimanendo un’esigua minoranza, i nuclei famigliari che possiedono solo device digitali (e nessuna TV), che sono 633.000, pari al 2,7% del totale (+3,6% rispetto al 2017).

Tab. 3- Famiglie italiane per tipologia dei device posseduti, 2022(*)(v.a., val.%, e var.% 2017-2022)

Famiglie 2022() 2017-2022()
v.a. % var.%
Solo TV (Smart e non) 2.398.000 10,1 -45
di cui:

  • solo TV tradizionale (no Smart) 1.914,00 8,1 -49,5
    Solo device digitali (accesso a internet tramite PC, tablet o smartphone) 633.000 2,7 3,6
    TV e device digitali (accesso a internet tramite PC, tablet o smartphone) 20.741.000 87,2 7,4
    di cui:
  • solo TV (tradizionale e/o Smart) e smartphone 6.230.000 26,2 33,4
  • TV (tradizionale e/o Smart) e smartphone o pc collegato o tablet 9.833.000 41,4 -15,3
  • TV Smart e pc collegato e tablet e smartphone 4.668.000 19,6 54,4
    Né TV né device digitali 3.000 0,0 -96,8
    Totale famiglie 23.775.000 100,0 -2,4
    (*) Il dato è relativo alla media mobile delle wave 1,2 e 3: giugno 2022

Fonte: elaborazione Censis su dati Auditel

Negli ultimi anni hanno fatto ingresso nelle nostre case nuovi dispositivi che sono caratterizzati da portabilità e facilità d’uso e che svolgono, attraverso la connessione ad internet, alcune funzionalità a supporto delle attività quotidiane. Questi dispositivi spesso sono dotati di schermi e rappresentano un’ulteriore opportunità di accedere a contenuti video, anche televisivi.

Il più diffuso è lo smart speaker, presente nelle case di 2 milioni di famiglie, pari all’8,4% del totale: si tratta di un dispositivo che può essere azionato con la voce per cercare informazioni, collegarsi alla radio, attivare elettrodomestici, allarmi, accendere la Smart TV (tab.4). L’ultima generazione di smart speaker prevede la presenza di un display dotato di uno schermo.

Circa 1 milione di famiglie possiede almeno uno smartwatch, orologio con funzionalità aggiuntive simili a quelle di uno smartphone e con la possibilità di utilizzare lo schermo per fruire di contenuti video.

Tab. 4- Famiglie che hanno in casasmart speaker e smart watch, 2022 (1)(v.a. e val.%)

Famiglie v.a. %
Possiede almeno uno smart speaker(2) 2.001.000 8,4
Possiede almeno uno smart watch 1.005.000 4,2
Totale famiglie italiane 23.275.000 100,0
(1)Il dato è relativo alla media mobile delle wave 1,2 e 3: giugno 2022

(2) Altoparlante intelligente con cui si interagisce attraverso la voce

Fonte: elaborazione Censis su dati Auditel

1.3. Connessi e sconnessi: la scommessa dei prossimi anni
Poter disporre di tanti schermi all’interno dell’abitazione consente a ciascuno di poter scegliere di volta in volta quello più adatto alle proprie esigenze, e insieme permette ai diversi componenti del nucleo famigliare di collegarsi in contemporanea per svolgere più attività.

Ma per godere di una vita digitale soddisfacente sono necessarie anche la presenza e la qualità delle connessioni.

Nove famiglie italiane su dieci, il 90,4% del totale sono collegate al web, per un totale di 21 milioni e mezzo di famiglie; nel 2017 erano 20 milioni, pari all’82,2% (tab.5).

Oltre il 60% delle famiglie italiane possiede il collegamento ad internet con connessione fissa e il 59,8% possiede sia connessione fissa che connessione mobile ed è in grado di navigare ovunque in modo efficace ed efficiente. In cinque anni queste ultime sono cresciute del 19,5%.

Si riducono invece, e sono 7 milioni, pari al 29,6% del totale, le famiglie che possiedono solo una connessione mobile; di queste oltre 5 milioni si collegano alla rete esclusivamente tramite smartphone.

E si riducono soprattutto le famiglie non collegate, che sono 2 milioni e 300.000 (il 9,6% del totale), mentre nel 2017 erano 4 milioni e 300.000.

Tab.5- Presenza e tipologia del collegamento a internet delle famiglie italiane, 2022(*)(v.a. in milioni, val. % e var.% 2017-2022)

Famiglie 2022() var.% v.a. (in milioni) % 2017-2022()
Possiedono collegamento internet 21,5 90,4 7,3
di cui:
Connessione solo domestica 0,2 0,7 -33,9
Connessione solo mobile 7,0 29,6 -9,4
Connessione sia domestica che mobile 14,2 59,8 19,5
Non possiedono collegamento internet 2,3 9,6 -47,3
Totale 23,8 100,0 -2,4
Si collegano solo con smartphone 5,2 22,0 18,0
Presenza di banda larga 14,7 61,7 11,2
(*)Il dato è relativo alla media mobile delle wave 1,2 e 3: giugno 2022

Fonte: elaborazione Censis su dati Auditel

Aumentano le famiglie che hanno un collegamento ad internet, ma soprattutto cresce la qualità delle connessioni, che consente alla maggior parte degli italiani di svolgere comodamente da casa anche attività molto complesse e che richiedono di trattare una grande mole di informazioni.

Tutto questo è stato possibile grazie alla progressiva diffusione della banda larga: oggi 14 milioni e 700.000 famiglie, il 61,7% del totale, vivono in zone che sono coperte dalla banda larga, cinque anni fa erano 13 milioni e 200.000.

Enormi passi avanti sulla via della modernizzazione sono stati fatti, e la maggioranza degli italiani è in grado di partecipare con soddisfazione alla nuova vita digitale; rimangono però significative zone d’ombra che alimentano il cosiddetto digital divide di chi non è collegato o ha una connessione di bassa qualità, che rischia di rappresentare un ulteriore elemento di disagio e di distanziamento sociale per chi è già in una situazione di difficoltà.

In particolare:

  • restano esclusi dalla copertura della banda larga 9 milioni di nuclei famigliari, il 38,3% del totale, con quote che vanno da un minimo del 30,4% tra chi risiede al Centro ad un massimo del 46,6% per chi abita nelle regioni del Sud e delle Isole;
  • 2 milioni e 300.000 famiglie, il 9,6% del totale,non sono connesse ad internet e rischiano di essere completamente tagliate fuori dalla vita digitale che oggi coincide con la vita reale;
  • 5 milioni e 200 mila nuclei, che rappresentano il 22,5% del totale, si collegano unicamente con lo smartphone, un dispositivo che non consente di svolgere agevolmente attività di smartworking o di studio a distanza, e neppure attività quali l’home banking o il disbrigo di pratiche burocratiche, in cui sono chiamati in causa anche i più anziani.

Fanno parte del gruppo degli esclusi dal web, 2 milioni e 300.000 famiglie in cui vivono circa 3 milioni di individui. Si tratta di nuclei che sono per lo più composti da anziani (nel 93,0% dei casi il capofamiglia ha più di 65 anni e in nessun caso ne ha meno di 45), poco scolarizzati (il 73,6% dei capofamiglia ha al massimo la licenza elementare) e che vivono da soli(il 69,0% è formato da persone che vivono da sole) (tab.6).

Molto diversa è la composizione del gruppo di chi si connette esclusivamente da smartphone, di cui fanno parte 5 milioni e 200 famiglie con oltre 11 milioni di componenti, e in cui sono presenti in misura maggioritaria coppie, senza figli (35,1% del totale, quasi due milioni di nuclei in valore assoluto) e con figli (che sono il 18,9%, per un totale di circa un milione di famiglie), che nel 9,5% del totale sono minori.

Più composite anche le caratteristiche del capofamiglia, che nel 55,7% dei casi è over 65enne, ma nel 13,9% ha meno di 45 anni; nel 54,7% è pensionato e nel 31,1% è occupato; nel 36,5% dei casi ha il diploma di scuola secondaria superiore e nel 15,9% è laureato.

Tab.6- Caratteristiche delle famiglie e dei capofamiglia che non possiedono collegamento ad internet o che si collegano solo da smartphone, 2022(*) (val.%)

Caratteristiche Non possiedono collegamento internet Si collegano solo con smartphone Totale famiglie
Tipologia famiglia
Relazione Corte dei Conti 2022

https://www.corteconti.it/Download?id=8d7d86f7-8a6d-473a-a876-3437be00ce13
Vigilanza RAI

Atto di indirizzo sulle condizioni da osservare in merito alla riduzione della partecipazione di RAI S.p.a. nella società RAI Way S.p.a. presentata dal Presidente Barachini. Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi – Allegato al comunicato delle Giunte e delle Commissioni – mercoledì 6 aprile 2022 (camera.it)

RAI

Contratto di Servizio 2018-22
https://www.rai.it/dl/doc/1607970429668_Contratto%20di%20servizio%202018-2022.pdf

MISE

https://www.mise.gov.it/images/stories/normativa/Nota_20_aprile_2016_definizione_apparecchiTV.pdf